Questo ti permette di organizzare al meglio la tua avventura ed eventualmente la giornata di chi ti accompagna, ma non vuole volare.
Lo vediamo passo dopo passo.

  Passo 1. Accoglienza

Il ritrovo è alla base di Pré Saint Didier, alla casetta con la canoa sul tetto e le bandiere tibetane.

Qui sarete accolti accolti dal nostro staff che vi spiegherà lo svolgimento della giornata e raccoglierà le iscrizioni.

Un po di paura? No problem.
Al momento dell’iscrizione si spesso un po’ nervosi.

C’è chi ha già provato a volare  e “sa tutto”, chi è nuovo e  non sa esattamente cosa aspettarsi,  chi ha un po’ di timore e  lo dichiara o chi lo nasconde.

√ Non ti preoccupare.  Noi abbiamo paura di chi non ha paura:)

 Passo 2 – Salita al decollo

Non ci “buttiamo” o “lanciamo” da nessuna parte!!  Decolliamo da un prato in lieve pendenza. A seconda di dove voleremo, si sale in funivia con la mitica Skyway o in navetta. Abbiamo a disposizione 6 punti di  decollo diversi e la scelta va in base ai  venti e alle condizioni meteo in generale. E ovviamente questo è a discrezione dei piloti.

Da sapere prima

Al contrario del rafting, che può essere praticato con qualsiasi tempo (acqua sopra e acqua sotto non fa differenza!!),  il parapendio è fortemente legato alle condizioni meteo. Spesso può esserci una giornata di sole meravigliosa, ma non è possibile volare perchè i venti in quota sono forti o spirano nella direzione sbagliata per noi. A volte si può volare solo il mattino ed altre riusciamo a gustarci uno splendido volo al tramonto. A volte bisogna essere pazienti,  ma come sempre è la Natura a decidere

Passo 3 – Preparazione e check attrezzatura

Mentre ti godi il panorama e ti rilassi, i piloti preparano  la vela,   controllando che il fascio di cordini  sia disposto alla perfezione.

Segue poi la regolazione e il primo  check  della tua attrezzatura personale, che comprende il casco e l’imbrago e l’immancabile GO-Pro che testimonierà la nostra avventura.

Usiamo solo attrezzatura di ultima generazione

 Passo 4 – Briefing.

Ci stiamo avvicinando al momento del decollo…

Le cose da sapere sono veramente poche e semplici. Siamo imbragati insieme. Il pilota solleva la vela con la brezza, esegue gli ultimi controlli visivi e se è tutto è prefetto ti dice “Corri!!“. In realtà la corsa comporta solo due o tre passi  e senza neanche renderci conto, ci sentiremo leggerissimi….e saremo in volo!

Prima di decollare faremo comunque un paio di simulazioni, in modo che i movimenti ti diventino familiari.

Passo 5 – Decollo

E’ sicuramente il momento più emozionante. Il pilota si imbraga alla vela e poi si connette al tuo imbrago.

Vengono fatti ancora gli ultimi controlli dell’attrezzatura  (c’è una sequenza precisa da seguire), controllo della direzione e dell’intensità della brezza…La Go-Pro è pronta a riprendere…3-2-1 si parte! Vela sollevata, tutto ok? “Corri!!” e in due /tre passi siamo in volo!!

Passo 5 – In volo!

Non servono parole per descrivere. Ecco alcune immagini

Isabelle al suo secondo volo sul ghiacciaio della Brenva!!

Flavia (vela arancione) e il suo fidanzato (vela rossa)

Erika al suo battesimo!

David & Davide di fronte al Monte Bianco

Passo 6 – Atterraggio!

é il momento di scendere, purtroppo la gravità lavora  sempre ci ricorda che è il momento di smettere di sognare galleggiando fra le nuvole!!

Niente di più semplice…da seduta/o ti devi rimettere in piedi come nel per il decollo e due o tre passi siamo di nuovo “pesanti” sulla terraferma!!

Ecco alcune immagini!….e non dimenticare di condividere!!

 Clicca qui per prenotare il tuo battesimo del volo!

Special thanks to Mac Para Italia

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Si è conclusa da pochi giorni la spedizione sul fiume Tamur, nell’est del Nepal.

Partendo da Kathmandu, abbiamo attraversato tutto il Nepal sino all’estremo oriente in aereo e in bus, proseguito a piedi per 4 giorni di trekking nel remoto range Milke Danda,  con la meravigliosa vista dei grandi 8000, Kanchenjunga, Makalu, Everest per raggiungere il mitico Tamur, il grande fiume che nasce dal Kanchenjunga. Da qui, in totale autosufficienza,  abbiamo navigato le sue acque cristalline sino ad arrivare alla confluenza con il Sapta Koshi, nella pianura del Terai, poco prima che incontri la madre di tutti i fiumi himalayani in India: il Gange.

Un gruppo di persone fantastiche, dotate di grande energia, flessibili, curiose e con cui abbiamo condiviso momenti a volte spensierati, a volte impegnativi. Ma soprattutto un gruppo con cui abbiamo condiviso una delle discese più belle al mondo pagaiando le grandi rapide del Tamur e facendo un sacco  di risate intorno al fuoco la sera nei campi.

Per molti dei partecipanti era la prima esperienza, ma tutti hanno imparato in fretta la “vita sul fiume” partecipando attivamente a far funzionare l’organizzazione della spedizione, non solo pagaiando,  ma anche con lavori meno “nobili”  come montare le tende, caricare i raft, sistemando i campi e molto altro!

Una spedizione rafting in Himalaya non è solo una semplice discesa in gommone. E’ un momento di fortissima condivisione, dove la gente può e deve lasciare a casa il proprio ruolo sociale, la propria maschera, la routine quotidiana.  E’ un modo alternativo di viaggiare, in cui si raggiungono luoghi remoti, solo accessibili via Fiume.

Si vive un Nepal inedito, autentico, “off the beaten track”, in tutta la sua bellezza e spiritualità, totalmente immersi nella sua natura selvaggia.

Una volta assaporato questo modo di viaggiare, non si ritorna più indietro, quindi attenzione, perchè crea dipendenza!

GRAZIE!

Un sentito grazie allo splendido team di guide occidentali e Nepalesi che con la loro conoscenza hanno garantito la sicurezza, al team di terra che ha gestito la complicata logistica di camion, bus e voli interni, a tutti i rafters, catarafter e canoisti che hanno reso questo viaggio possibile.

Un grazie particolare a Dave Allardice, grande esploratore e guida neozelandese, oggi non più tra noi,  che 25 anni fa ci ha introdotto e fatto conoscere la maestosità dei fiumi Himalayani, insegnandoci le loro regole.

Namaste

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Se pensi che questo modo di viaggiare possa fare per te, clicca qui

A breve il video di Suam!

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The Val D’Aosta is an incredibly mountainous region of Northern Italy, which starts in the Alps at the base of Mont Blanc and finishes in Ivrea. Famous for its historical castles, ruins and tasty food and aperitifs, the Val d’Aosta is also world-known within the mountain sport community, from skiing to kayaking, rafting and paragliding. While it would be foolish and extremely dangerous to grab a wing and go do this on your own without any experience, we provide you the opportunity to safely get a taste of free, human flight in tandem.

Discover the Val D’Aosta from a totally new perspective: the one of a bird. Soar in the company of our expert tandem instructors, with nothing but the sound of the wind breaking the eternal silence of the sky. Mezmerizing. If you dare, take commands and learn the basics of flying under the direct supervision of your instructor, sitting behind you.

Of course, Mother Nature has the last word when it comes to flying conditions, and we will not guarantee you the possibility to fly off Mont Blanc on any given day. The winds must be right. However, we have access to a multitude of flying sites further down the valley, thus guaranteeing the possibility to fly tandem most days, even when the weather gets capricious near Mont Blanc.

Our tandem flights last about 30 minutes and cost 120 euros, including the way up to the flying site (gondola or shuttle), and an onboard HD video of the flight. The elevation difference between take-off and landing averages 1,000 meters on our various flying sites. To give you an idea of what to expect when flying with us, watch the video below.

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Shortly, clients arrive and the debriefing starts. “Today will be my first whitewater experience” I keep repeating to myself. I’m anxious. I am used to adrenaline sports,  but the river always scared me. A new fluid to navigate through, the fear of the unknown. And the Dora Baltea looks strong. One of the strongest in the Alps, nothing less. Today, we will be going through the fastest rapids starting in Champex. Rated up to Class 4+ I hear. I try not to get ahead of myself and stay in the present, focused on grasping everything I can from the safety briefing given by Miguel and Racchetta, long time rafting guides at Totem Adventure.

Following the safety briefing, we immerse ourselves in the freezing water of the Dora Baltea, which flows naturally from the Mont Blanc Glacier, a few kilometers above. We all grab our positions, breathe deeply one last time and off we go. The fast river stream quickly picks us up, and we soon approach the first rapids. “- Sul Fondo”! screams Miguel, our guide. We oblige. Noone in their own right mind would want to get bucked off the raft in this technical section.

Soon after “Patata” (one of the initial technical rapids), things calm down a little, and my initial river experience becomes less overwhelming. I can start to understand why the guides love it so much. The water, albeit its close to zero temperature doesn’t even feel cold anymore. I’m breathing freely and I can feel my zygomatic muscles pulling on the sides of my face. Must be the adrenaline.

The descent from Champex to the dam lasts about 40 minutes, alternating between rapid sections and calmer parts. A perfect pace, allowing everyone to catch their breath and stare at the incredible surrounding landscape before refocusing on the task. Bliss. I learn that team spirit is essential in Rafting. The guides at Totem Adventure have been guiding on rivers all over the globe and knows this too well. Safety comes from efficient group dynamics and coordinated efforts.

As we approach the final part of the river, I realize that my fear of the whitewater is gone, giving room to a greater appreciation and respect for this powerful medium. Navigation on the river doesn’t come without risks. Just like in any mountain sport, the risk can be reduced by the use of appropriate gear, fitness, group effort and an experienced guide who knows the region well.

Finding the best line in the river is an art that needs to be learned I hear, and the Dora Baltea contains its share of secrets. I look forward to unveiling a few of these secrets myself on my next river experience. For this isn’t my last time going in the whitewater. Who knows, maybe on a tandem kayak next time?

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While most folks with a passion for the mountains know of Chamonix, Courmayeur, Mont Blanc and the Val d’Aosta, few have heard of the village of Pre-Saint-Didier. The Val D’Aosta flocks with tourists over the summer period, but Pre-Saint-Didier remains a place of transit, that few chose to stopover and visit. Yet, this old alpine village, with a direct view over Mont Blanc and the Grandes Jorasses is full of charm. Worth a visit. Or maybe even three. In need of adrenaline? Come here for rafting or a tandem paragliding flight. Got a sore back? Relax peacefully in the pristine Terme of Pre-Saint-Didier, or come here for a Yoga class. With a population lesser than 1,000 residents, all the locals know each other. Many even still drive the iconic Fiat Panda 4×4, legend from another time. Aside of the church bells which ring every 15 minutes, everyone’s clock seem to have stopped ticking a long time ago in this ancient alpine village. Local development has come to a stall, giving greater personality to this remote location. We invite you to discover below some of the local landmarks of Pre-Saint-Didier and the Val d’Aosta.

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Scrivici per avere le informazioni sul viaggio Rafting & Trekking in Nepal e vieni con noi a Novembre!

Goditi il video e condividi!

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Iniziarono con il loro primo corso di Soccorso fluviale, ottenendo il Brevetto Rescue 3 SRT, nel 2005. Da allora la loro formazione sul soccorso Fluviale continua con allenamenti e corsi di aggiornamento, con una scadenza biennale.

Quest’anno intraprendono una nuova strada: la specializzazione per soccorso fluviale e alluvionale con gommoni non motorizzati, (raft). Il brevetto SPBH di Rescue 3.

Due giorni di lavoro molto intensi nelle acque del Brembo simulando soccorsi in ambienti alluvionali, evacuazione di case inondate, soccorsi a salti artificiali e molto di più.

Complimenti e grazie per il Vostro impegno da parte degli istruttori di S.A.F.E.® – Rescue 3 Europa

Rescue 3 è stato  il primo standard di Soccorso Fluviale nato negli anni 80,  in California.

Oggi Rescue 3 Europe ha modificato  lo standard SRT statunitense, seguendo le normative Europee ed è riconosciuto in 22 nazioni come standard ufficiale di soccorso fluviale per i vigili del Fuoco, protezione civile e militari.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale di S.A.F.E.® la scuola di Soccorso Alluvionale e Fluviale Europea.

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Bolla Africana, caldo insopportabile in tutta Italia…

Questo week end vieni a trovare refrigerio nelle acque cristalline della Dora Baltea!!
Il ghiacciaio del Monte Bianco ci sta regalando livelli d’acqua fantastici!

Poco tempo?,  scegli  discesa Fontine, breve ma intensa! Vuoi provare il nostro fiore all’occhiello? scegli la discesa Karma! Free rider?,  scegli la discesa Must.  Siamo gli unici a navigare la parte più  alta della Dora Baltea!

Prediligi l’aria all’acqua? allora saliamo con la nuova funivia del Monte Bianco Skyway e  spicchiamo il volo in parapendio tandem,  di fronte ai grandi ghiacciai!!

Preferisci un’avventura interiore?, sei benvenuta/o nel nostro Yoga Temple in riva al fiume. Prenditi cura di te con una lezione di Balance yoga

Per tutte le nostre avventure non serve una preparazione specifica, ma solo voglia di star bene, in natura ed in buona compagnia.

Quindi…Vuoi ancora sentirti? www.TotemAdventure.com

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La formazione si è articolata in 4 giorni molto intensi, iniziati in Adige, proseguita in Val di Sole sul Noce e terminata sulla Dora Baltea, in alta Valle d’Aosta, in modo da poter operare su 3 tipologie di fiumi differenti.

Rispondere a soccorsi in fiume ed in ambiente alluvionale è estremamente rischioso.

“Essere tecnici di Soccorso Fluviale non significa essere dei supereroi del fiume”, spiega David Alemanni, direttore della Scuola di Soccorso Fluviale S.A.F.E.® . “E necessario essere competenti e saper scegliere la miglior opzione per intervenire  affinché i soccorritori rimangano la soluzione al problema e non rischino di diventarne parte. ” .  E’ stata una grande soddisfazione poter lavorare con gente competente, motivata, umile, con gran passione per il proprio lavoro

Rescue 3 è stato  il primo standard di Soccorso Fluviale nato negli anni 80,  in California.

Oggi Rescue 3 Europe ha adattato lo standard SRT statunitense, seguendo le normative Europee ed è riconosciuto in 22 nazioni come standard di soccorso fluviale per i vigili del Fuoco, protezione civile e militari.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale di S.A.F.E.® la scuola di Soccorso Alluvionale e Fluviale Europea.

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Che bello celebrare l’inizio d’estate insieme a voi.

Grazie amici e a dopo sul fiume o a la nostra base!

– David Alemanni & la Squadra di Totem Aventure

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